martedì 5 aprile 2022

Come curare al meglio la rosa di Jericho

Nello scorso fine settimana ho visitato AGRIUMBRIA, una delle principali fiere di agricoltura e zootecnia che si svolgono nel nostro paese. A causa della pandemia, la scorsa edizione non si era tenuta e neppure la precedente, così mi è sembrato davvero di tornare indietro al 2019, quando nessuno poteva immaginare l'emergenza sanitaria che di lì a poco ci avrebbe travolti.

Ho trovato la fiera molto interessante ma soprattutto ho acquistato la mia prima ROSA DI JERICHO. Si tratta di una pianta dalla storia antichissima e originaria della Terra Santa. Se continui a leggere, ti racconterò la sua storia...

 

Una storia che nasce nel deserto

La Rosa di Jericho ha una storia antichissima. Pensa che sono stati i Crociati a portarla in Europa dalla Terra Santa, dove si trova in abbondanza. Appartiene alla famiglia delle piante Selaginellacee e vive nel deserto, dove viene anche chiamata pianta della resurrezione. La tradizione la vuole protagonista di moltissimi racconti e di storie affascinanti, come quella che narra di come Maria di Nazareth, la mamma di Gesù, si sia dissetata con dell'acqua raccolta proprio al suo interno.



Come si coltiva?

La rosa di Jericho si presenta al momento dell'acquisto come una specie di spugna o bulbo pieno di rami secchi attorcigliati. A un primo sguardo, non sembra proprio essere una pianta viva e capace di vegetare. Come fare? Prendiamo una bacinella del diametro appena superiore alla base della nostra rosa (un sottovaso in plastica o terracotta andrà benissimo) e riempiamolo con mezzo centimentro di acqua. Possiamo scegliere se aggiungere acqua fredda, tiepida o calda e in base alle nostre preferenze vedremo cambiare la tonalità di verde sulla pianta. 

 


 

E adesso ammiriamo lo spettacolo

Una volta immersa la pianta in acqua aspettiamo un pò di ore. La vedremo pian piano aprirsi e discricare lentamente i suoi rami marroni. Con il passare delle ore, i rami diventeranno verdi e le parti secce si ridurranno notevolmente. E il profumo? La rosa di Jericho ha un odoro molto delicato che ricorda il muschio del Presepe. Grazie alla sue ricche virtù viene anche utilizzata per depurare l'aria. 

 


 

Togliamo l'acqua per farla richiudere

Dopo un massimo di 3 giorni, togliamo l'acqua alla pianta e lasciamo asciugare. Ritornerà a seccarsi e il rami si riavvolgeranno su se stessi, tornando marroni. È il momento di riporre la nostra rosa di Jericho in un luogo asciutto e pulito. Per apprezzarne ancora la trasformazione, aspettiamo 15 giorni. Io non vedo davvero l'ora di riprovarci! Ottima idea regalo anche per la festa della mamma, la tradizione la vuole simbolo di pace e prosperità.


 


Nessun commento:

Posta un commento