martedì 28 giugno 2022

Gli origami: una storia millenaria

La tecnica degli origami trasforma la carta in vere opere d'arte. Ma quando è nata? Le origini sono incerte anche se è sicuro che questa tecnica non possa essere sorta prima dell'invenzione della carta. 

I metodi per scrivere antecedenti, il papiro e la pergamena, non hanno infatti quelle caratteristiche adatte alla creazione di un origami. 

E la carta? Siamo in Cina nel 100 d.C. e quindi non è difficile supporre che sia stato proprio questo paese a "inventare" questa meravigliosa tecnica. Continua a leggerle per saperne di più.

Una datazione incerta

 

Tra vicende storiche e creatività, quella dell'origami è sicuramente una delle storie più affascinanti. Dalla Cina si passa poi al Giappone dove la carta si lavora ancora oggi con una maestria introvabile in altre realtà. È infatti il Giappone ad essere riconosciuto universalmente come la patria degli origami. Siamo nel IX secolo d.C. e l'arte di manipolare la carta per creare delle forme inizia a incontrare anche gli aspetti religiosi di questo affascinante paese.

 

Il Giappone è la patria degli origami

 

La tecnica degli origami appare intorno al IX secolo d.C. nelle cerimonie Shintoiste. A quei tempi si trattava soltanto di pezzi di carta tagliati tutti allo stesso modo che presero il nome di go-hei. Il fatto che la carta, unita a questa modalità di utilizzo, abbia trovato spazio in ambito sacro è un chiaro esempio di come questo materiale fosse considerato prezioso e degno di cura.
 
 

 

Farfalle di carta

 

Dalle semplici strisce di carta si passò con il tempo a figure molto più complesse ancora utilizzate in ambito religioso. In particolare le farfalle di carta sono rimaste nella tradizione tanto che le ritroviamo ancora adesso con significato ben augurale sulle tazzine del sakè ma soprattutto nelle tavole decorate per i matrimoni. Sono infatti considerate dai giapponesi come un augurio di felicità per i neosposi. Con il tempo la tecnica uscì dagli ambiti prettamente religiosi per diffondersi ovunque, anche fuori dal Giappone.

 

La diffusione in Europa

 

Nel nostro continente l'eta d'oro degli origami è da considerarsi la seconda metà del 1800. Nel 1860 la tecnica venne introdotta all'interno di uno spettacolo ideato e messo in scena da un prestigiatore giapponese. La creazione di carta era quella di una gru che nonostante il materiale del quale era fatta riusciva comunque a muovere la testa, con grande meraviglia dei presenti. Il pedagogista Froebel continua la storia di diffusione degli origami che resta anche oggi una tecnica molto utilizzata con valenza didattica.
 
 


 Maria Serena Cavalieri
 
 

 

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