mercoledì 8 aprile 2020

01. Le rose antiche: rose galliche!

La rosa è tra i fiori una vera regina! Amatissima da tantissime persone, scelta come protagonista di giardini e terrazzi, la rosa non manca mai di attirare ammirazione e stupore. In realtà, la sua storia è davvero molto lunga e inizia in tempi remoti, quando ancora l'essere umano non aveva iniziato a realizzare con il suo ingegno, splendide combinazioni di colori e di profumi.

Del resto, la grande Orietta Sala, massima esperta di rose, scriveva proprio "Perchè amare le rose più di ogni altro fiore? Forse perchè sono parte della nostra storia". 

Ed è assolutamente vero. Le rose fanno parte della storia evolutiva dell'uomo, hanno accompagnato il suo percorso e i suoi cambiamenti, di gusto, di immaginazione, di emozione. La rosa, insomma, ha saputo seguire, e lo fa ancora, i percorsi di stupore dell'uomo. Ma andiamo per ordine. E parliamo oggi delle ROSE ANTICHE che hanno autentici secoli alle spalle...

Le rose antiche sono per convenzione tutte quelle categorie di rose antecedenti al 1867. Un anno che è in realtà uno spartiacque perchè corrisponde alla nascita del primo IBRIDO DI TEA. In realtà, tutta la storia è molto più complessa ed è meglio partire dall'inizio, o meglio dalla classificazione delle rose antiche.

  •  LE GALLICHE
  • LE DAMASCENE
  • LE ALBA
  • LE CENTIFOGLIE
  • LE CINESI
  • LE BOURBON
  • LE NOISETTE
  • GLI IBRIDI DI MOSCHATA O ROSE PEMBERTON
Iniziamo oggi parlando delle Galliche. Le rose GALLICHE sono in assoluto le rose più antiche al mondo. Erano già note ad antichi egizi e persiani molto prima della nascita di Gesù Cristo e vennero in seguito coltivate dai greci e poi dai romani. 

Ma le rose galliche non nascono in occidente, bensì nella lontana Asia occidentale e poi furono portate in Europa ad opera di Re Navarro che stava tornando da una crociata, nel 1240.

Furono immediatamente coltivate con entusiasmo in Francia (da qui il nome) e in particolare come piante officinali e ancora oggi se ne conoscono le virtù officinali e vengono anche oggi utilizzate in tal senso. 

Le rose galliche si diffusero molto rapidamente in tutta Europa e misero letteralmente al lavoro gli ibridatori in particolare quelli francesi e quelli olandesi. Nel 1800 si contavano tra le 1000 e le 2000 varierà di rose galliche. Le rose galliche sopravvissute oggi sono pochissime in confronto a quei grandissimi numeri e sono tutte frutto di ibridazioni ottocentesche. 

Ma come si coltivano e come si presentano? Hanno un portamento arbustivo poco spinoso e non molto alto. La loro fioritura riguarda i mesi di maggio e di giugno e i colori dei loro petali (spesso le corolle sono stradoppie) passano dal rosso chiaro e scuro, e al rosa. Una delle caratteristiche principali delle rose galliche è l'intensità del profumo. 

Ad esempio, la BELLE ISIS profuma di mirra. Sul fogliame: le foglie sono piccole e possono restare lungamente sulla pianta.



Le rose galliche hanno bisogno di molto spazio, quindi vanno messe in piena terra generalmente ma alcune varietà stanno bene anche in vaso, e non sono particolarmente esigente per quanto riguarda il terreno.

Tra di esse, in particolare, la famosissima CARDINAL DE RICHELIEU, adatta ad essere coltivata anche in vaso, con i suoi caratteristici fiori molto grandi e rosso intenso.

La PRESIDENT DE SEZE ha dei fiori lilla ma non solo. Nel momento in cui queste magnifiche corolle si aprono svelano un arcobaleno di colori che reagiscono anche alla temperatura.



 
Ma tra tutte le rose galliche, spicca sicuramente la ROSA GALLICA OFFICINALIS nata prima del 1160, che ha la particolarità di poter essere coltivata anche nei climi particolarmente freddi, tanto che è molto diffusa perfino in Svezia.



La prossima volta, continueremo il nostro viaggio alla scoperta delle rose antiche, e parleremo delle rose damascene!

 Buona primavera!

Alla prossima!


Nessun commento:

Posta un commento