Natale è appena passato e già ne sentiamo la mancanza. Le luci colorate, la gioia del Presepe, l'abete brillante lasciano il posto ad un mese di gennaio reso comunque gioioso dalla
FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO e dalla prospettiva del
CARNEVALE.
Quest'anno martedì grasso cadrà il 1 marzo e fino ad allora abbiamo in serbo una bellissima sopresa. Parleremo qui e sul blog di bricomaghi di alcune fiabe meno conosciute di due fratelli famosissimi, ovvero di Jacob e Wilhekm Grimm.
Sarà un bellissimo percorso a tappe perchè ogni settimana ci sarà una nuova storia con le istruzioni per un gioco didattico da costruire e un audiolibro da ascoltare. Tutti pronti? Cominciamo!
Tutto nasce da un'idea di Jacob
L'idea di scoprire e mettere per iscritto il vasto patrimomio di fiabe della tradizione orale tedesca, venne proprio a Jacob in un giorno qualsiasi. A quei tempi, siamo nel primo decennio del 1800, lavorava come professore di lettere e svolgeva anche la professione di bibliotecario. In effetti, si trattava di un'idea piuttosto complicata da mettere in pratica, perchè la tradizione orale non era solamente molto vasta, ma anche piuttosto complicata da inglobare in un lavoro organico. In tutto questo, i due fratelli si fecero subito aiutare dagli amici Clemens Brentano e Achim von Arnim. Questi ultimi furono sempre in prima linea nel tentativo di valorizzare il patrimonio linguistico e culturale della grande Germania, anche se i Grimm all'inizio inserirono qualcosa di francese nelle loro opere compiute, per poi dedicarsi in seguito esclusivamente alla cultura tedesca.
Fiabe senza tempo e senza un autore
I grandi "assenti" nella fiabe scritte dai fratelli Grimm, sono proprio la datazione (ovvero il tempo preciso in cui nacquero nella tradizione orale) e l'autore (ovvero chi effettivamente le avrebbe inventate). Ma ciò non ci impedisce ancora oggi di apprezzarle pienamente, anzi proprio questi aspetti contribuiscono a renderle così affascinanti. Come dimenticare la simpatia di Simplicio, protagonista de "Le tre piume" e la dolcezza delle due sorelline in "Nevebianca e Rosarossa"? Alcune fra queste fiabe, come Cenerentola e La Bella addormentata nel bosco, sono ufficialmente una colonna portante dell'universo culturale di tutta Europa, ma ce ne sono anche tante altre meno conosciute che saranno al il cuore del nostro approfondimento.
Al centro di tutto c'è il focolare
Il focolare con la sua capacità di raccogliere intorno a se tutta quanta la famiglia, è uno dei simboli principali di tutta la lunga narrazione dei Grimm. Spesso il focolare è un camino acceso, un forno, dove gli abitanti di casa cucinano i pasti e dove si radunano alla sera per ascoltare le storie degli anziani. Queste vicende possono essere tratte da esperienze di vita reale, molto spesso inframmezzate da elementi di fantasia, da personaggi immaginari, che entrano all'interno delle storie rendendosi parte attiva della narrazione. Le fiabe dei fratelli Grimm non sono dunque state concepite e pensate per i soli bambini, ma per tutta la famiglia che compatta si riuniva in certe ore del giorno e della sera di fronte al calore del focolare domestico.
E i boschi?
Nelle fiabe dei fratelli Grimm non mancano certamente i boschi e le foreste, che per essere descritte sono la copia esatta di quelle timiche della Germania. Vi ritroviamo alberi e piante tipiche, così come la fauna fatta di mammiferi molto diffusi in quelle zone, come i lupi e le volpi. Ma ci sono anche i personaggi fantastici, che abitano quelle foreste con il potere dell'immaginazione. Sono goblin, gnomi, folletti e fate, personaggi tipici della cultura germanica. Lo stesso Goethe, tra le sue ballate, ne ha scritta una dedicata al Re degli Elfi.
Una raccolta di fiabe per unire una nazione
Ai tempi in cui i due fratelli Grimm iniziarono a trascrivere le storie, la Germania era ancora un paese frammentato. L'idea che ci fosse un patrimonio unico, fu sicuramente un validissimo contributo all'unità nazionale e alla nascita di una identità tedesca. Del resto gli stessi Grimm furono anche gli autori di un importante dizionario di tedesco. Ancora oggi, dopo così tanti anni, quel lavoro in più di trenta volumi è considerata l'opera più completa nel suo genere ed è un capisaldo della linguistica.
Ecco le fiabe che abbiamo scelto
La scelta non è stata semplice, perchè sono davvero tantissime le fiabe dei Grimm che si annoverano tra quelle meno conosciute. Per scegliere abbiamo privilegiato originalità, morale della storia, valore didattico, poesie ed emozione. Ed eccole qui, in tutta la loro magnificienza:
- Le tre piume (dal 24 gennaio al 30 gennaio 2022)
- L'uccello grifone (Bonus festa di Don Bosco 31 gennaio)
- L'uomo che non tremava di paura (dal 31 gennaio al 6 febbraio 2022)
- Nevebianca e Rosarossa (dal 7 al 13 febbraio 2022)
- Il povero garzone mugnaio e la gattina (dal 14 al 20 febbraio 2022)
- L'insalata che trasforma in asino (dal 21 febbraio al 1 marzo 2022)
Sono cinque fiabe specialissime (più un BONUS dedicato alla festa di Don Bosco). Cinque settimane che ci separano dal giorno di Carnevale e durante le quali non solo parleremo di queste fiabe, ma le ascolteremo in podcast per poi giocare con i giochi didattici che realizzeremo sul blog di Bricomaghi.
A presto!
Nessun commento:
Posta un commento