giovedì 28 aprile 2022

Kokedama: i vasi giapponesi che non sono vasi

Hai mai sentito parlare dei Kokedama? Sono noti come una tecnica giapponese utilizzata per conservare le piante, in particolare per i bonsai. 

Chiamati anche bonsai volanti, i kokedama sono un antico metodo di coltivazione che risale al Giappone del 1600. Mentre nel bonsai c'è un vaso, nei kokedama il vaso vero e proprio non c'è perchè è sostituito da una sfera di fango e di muschio. Qui di seguito continuo a parlartene e ti spiego come si realizzano.

 

 

I due componenti principali

Per realizzare un kokedama servono due elementi essenziali:

  • Il ketotsuchi 
  • L'akadama

Il primo è anche chiamato solamente keto. Si tratta di un terriccio scuro dall'aspetto fangoso. La seconda è una specie di argilla  molto drenante. Tocca poi all'artista vivaista combinare questi due elementi insieme per creare il kokedama in un unico e solido composto. Le radici della pianta troveranno una casa assolutamente accogliente e soprattutto ecologica per vegetare adeguatamente. Per la realizzazione si utilizza anche del filo di nylon.

 


 

 Una tecnica universale

Sembra davvero che questa tecnica si adatti molto bene praticamente a qualsiasi pianta. Con quelle molto piccole nei negozi specializzati si realizzano anche delle originalissime bomboniere. Per realizzare un kokedama in casa, si può optare per delle zolle di erba da unire a muschio comune. In questo modo le nostre creazioni saranno anche profumate. Sporcandosi le mani e cercando di dare forma al materiale, si possono realizzare dei veri capolavori che renderanno le nostre piante ancora più uniche. L'unico grande accorgimento sarà per le radici delle piante, perchè il kokedama dovrà essere delle misura giusta per accoglierle.
 

Buona creazioni naturali e alla prossima!


 

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