sabato 22 giugno 2024

#ilmaggiodeilibri2024 Storie e leggende del Trentino: la leggenda di Re Laurino

C'era una volta, nelle magiche Dolomiti, un regno chiamato Catinaccio, governato dal saggio Re Laurino, il sovrano di un popolo di nani. Nel cuore della montagna, Re Laurino custodiva un tesoro prezioso e una cappa magica che lo rendeva invisibile. Davanti al suo castello cresceva un bellissimo roseto, recintato da fili d'oro, in cui nessuno poteva entrare.

Un giorno, Re Laurino si innamorò perdutamente della principessa Simile, la più bella di tutte le principesse. Con l'aiuto della sua cappa magica, la rapì e la portò nel suo regno, colmandola di tesori scintillanti. Ma, nonostante tutte le ricchezze, Simile era triste e piena di nostalgia per la sua casa e il suo promesso sposo, Hartwig.

 

Hartwig, disperato per la scomparsa di Simile, chiese aiuto a Re Teodorico, il potente re dei Goti. Insieme ai suoi coraggiosi soldati, Re Teodorico salì sul Catinaccio, deciso a liberare la principessa. Arrivati al castello di Re Laurino, tagliarono i fili d'oro che circondavano il giardino delle rose e iniziarono a distruggere le splendide rose.

Re Laurino, indossando la sua cappa magica, tentò di fermare gli invasori. Ma Re Teodorico, con grande astuzia, riuscì a strappargli la cappa, rendendolo visibile. Dopo una dura battaglia, Teodorico liberò la principessa Simile e la riportò a casa.

 


Furioso per la sconfitta, Re Laurino si voltò verso il suo amato giardino delle rose e lanciò una maledizione: "Né di giorno, né di notte, nessun uomo potrà mai più ammirare questo splendido giardino". Tuttavia, Laurino dimenticò il crepuscolo. Così, ancora oggi, all'ora del tramonto, il Catinaccio si tinge di un meraviglioso colore rosa, come un ricordo eterno del "Giardino delle Rose".

E da allora, tutti possono ammirare lo spettacolo del Catinaccio al tramonto, un incantevole segno della magia delle Dolomiti.

 

Alla prossima!

 


Nessun commento:

Posta un commento